La scherma e lo studio

La scherma e lo studio

Per quanto concerne la scherma e lo studio ci siamo mai fermati a riflettere su cosa succede alla fine della “vita sportiva” di un ragazzo? Se pensiamo a quanti sportivi, anche famosi, non sono poi stati in grado di reinserirsi nella vita quotidiana ci vengono in mente decine di casi… ma quanti dei nomi che vi sono venuti in mente sono di schermitori?

Se ampliamo la riflessione a tutti gli sportivi, non solo a quelli che sono emersi, possiamo capire come sia assolutamente fondamentale intraprendere un’attività sportiva in maniera non esclusiva.

Tanti sono i ragazzi che arrivati a 20-25 anni, dopo aver dedicato tempo ed energie ad uno sport, hanno lasciato la pratica agonistica; come si possono a questo punto inserire nel tessuto sociale senza un titolo di studio o altre specifiche competenze?

Questo è appunto il tema della dual career, un tema che sta a cuore anche ai più alti vertici del CONI, tanto che è stato promosso un progetto denominato “La Nuova Stagione” rivolto proprio all’inserimento di ex atleti nella vita di tutti i giorni.

Ma questa problematica sembra non sfiorare il mondo della scherma; infatti, è tra gli sport con il più alto numero di atleti diplomati e laureati.

La scherma sviluppa caratteristiche psicologiche tali da semplificare la vita allo studente: praticare la scherma migliora la fiducia in se stessi, indossare la maschera mette al riparo lo schermitore dai pericoli e da tutto ciò che lo circonda, rammentandogli che in quel preciso momento può fare affidamento esclusivamente su se stesso.

Tale senso di responsabilità emerge non solo durante gli assalti ma anche durante le interrogazioni o gli esami.

L’essere abituati a tenere sotto controllo le azioni da intraprendere obbliga anche a dominare emozioni come l’impulsività, la rabbia, lo sconforto che potrebbero nuocere tanto a una sfida schermistica quanto a un impegno scolastico.

Tra gli atleti di alto livello possiamo citare Daniele Garozzo, oro nel fioretto ai Mondiali di Mosca 2015 e alle Olimpiadi di Rio 2016, che non smette di studiare Medicina e Chirurgia.

In una recente intervista, a chi gli chiedeva un bilancio dell’anno 2016 ha risposto:

Dal punto di vista schermistico è stato l’anno migliore della mia carriera […]. Se dal punto di vista sportivo ho dato tanto, dal punto di vista accademico ho tralasciato molto la mia altra attività: ho dato una sola materia e ho trascurato del tutto medicina. Di questo me ne dispiaccio […]. Quindi, per il 2017 l’obiettivo è cercare di conciliare al meglio lo sport con lo studio.

Anche Giorgio Avola, oro a squadre nel fioretto a Londra 2012, intervistato sull’argomento ha dichiarato:

Lo studio è un’arma in più per arrivare sereno ai prossimi appuntamenti agonistici, perché so che sto costruendo qualcosa d’importante per il mio futuro. Scherma e università sono scuole di vita. Certo che la mia carriera è importante, però ho voglia di formarmi e mettermi alla prova anche nello studio e ciò mi rende davvero felice.

Svariate sono le convenzioni tra la Federazione Italiana Scherma e le Università Italiane; la più strutturata è sicuramente quella con l’Università LUISS di Roma che propone un progetto, unico in Italia, che pone la figura dello studente-atleta al centro tra studio e sport.

La LUISS Sport Academy consente di coniugare l’offerta didattica e la pratica sportiva sia nella fase di orientamento e selezione degli studenti universitari più meritevoli, che in quella di svolgimento del percorso accademico.

Altro programma davvero interessante, per chi volesse provare un’esperienza nei college americani, è il Fencing for college, rivolto ai giovani schermitori che frequentano le scuole medie superiori.

Tale proposta educativa offre ai ragazzi e alle ragazze che hanno ottimi voti in ambito scolastico la possibilità di essere seguiti nel percorso accademico di preparazione all’ammissione ai primari College americani e di poter concorrere all’ottenimento di una borsa di studio, grazie all’abbinamento dei risultati schermistici e accademici.

La scherma quindi anche come arma per potersi permettere una esperienza formativa in America! Dunque… Buon allenamento e buono studio a tutti!